Mi è venuto da pensare che un'istituzione è, per certi versi, come una specie di super-organismo.
Senza fare distinzione, sia che si tratti di un'istituzione politica o di una religiosa, di un'associazione sportiva o di un circolo di ballo... Indipendentemente dalle finalità, c'è qualcosa che permette di paragonare l'istituzione a un super-organismo.
Lo scopo di un organismo vivente è "vivere" (alimentarsi, proteggere la sua esistenza) e riprodurre se stesso per garantirsi la sopravvivenza anche nel futuro. In un organismo vivente la singola cellula non ha più un valore di "identità". Con continuità muoiono e nascono nuove cellule. L'individualità è spostata sull'organismo nel suo insieme.
In un' istituzione succede qualcosa di analogo. Si finisce per perdere di vista la singola "individualità".
Per un'istituzione, il fine diventa, prima o poi, alimentare se stessa con nuovi "aderenti" per potersi garantire una seconda, una terza, una quarta generazione.
Quando le regole prendono il sopravvento sulle necessità del singolo, significa che, buona parte, o tutta, la spinta ideale iniziale, si è esaurita.
Forse non se ne può fare a meno, ma è meglio saperlo.
Appunti sparsi per documentare come si cambia; non perchè il tempo che passa ci invecchia, ma perchè ognuno può assecondare un profondo e intimo movimento interno. Cambiare è svelare progressivamente se stessi, essere consapevole delle proprie passioni, illuminare le relazioni con le persone che si amano.
lunedì 22 gennaio 2007
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