Oltre la finestra è già sceso il buio della notte. Il vento scuote, batte, si accanisce contro tutto quello che incontra nel suo percorso disordinato.
Uno schianto.
Materassi che volano e colpiscono dall'esterno la finestra, brandelli di mobili sollevati come da invisibili fili, colpiscono l' abitazione.
Tutto trema, il tetto si scuote selvaggiamente.
Mi rannicchio sotto un tavolo, nell'illusione che questo possa salvarmi.
Tutto sta per crollare...

Sarebbe crollato il tetto?
Mi avrebbe travolto ed io mi sarei svegliato di soprassalto col cuore in gola?
Oppure l' uragano sarebbe passato oltre, lasciando, sì, i suoi devastanti danni, ma innescando quell'istintiva, provvidenziale, a volte inconsapevole e sconosciuta forza per ricostruire il proprio "dintorno"?
Si capisce che vale anche per gli "uragani" interiori.
( immagine: Vento di Elena Murer)
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