Tratto da "Come aiutare i ragazzi ad aiutare se stessi" di Perry Good (Armando Editore).
La chiave di ogni solida relazione sta nell'accettare che essa dovrà CAMBIARE.
Nessuna relazione cambia così tanto come la relazione genitore-figlio. I bambini crescono di continuo, mentalmente e fisicamente, e i genitori devono continuamente adattarsi a questi cambiamenti.
Lo so, con tre figli: una sposata (25), l'altro che è appena entrato nel mondo del lavoro (22), l'ultimo adolescente (15), dovrei essere un esperto. Non è così, accetto suggerimenti...
Comunque l'idea che l'unica cosa costante nella vita è il cambiamento, è profondamente rispondende alla realtà.
Io allargherei il concetto non solo alla relazione genitore-figlio, ma anche a quello della coppia.
Chi sa che la radice del fallimento di tante famiglie stia proprio in una mancanza cronica di consapevolezza del cambiamento. Si tende sempre ad applicare lo stesso modello. Lo schema utilizzato nella fase iniziale del rapporto. E poi non ci si schioda da lì, con frustazioni, delusioni, fughe, coazione a ripetere gli stessi errori.
Appunti sparsi per documentare come si cambia; non perchè il tempo che passa ci invecchia, ma perchè ognuno può assecondare un profondo e intimo movimento interno. Cambiare è svelare progressivamente se stessi, essere consapevole delle proprie passioni, illuminare le relazioni con le persone che si amano.
domenica 15 aprile 2007
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