Dopo lo scivolone di due mesi fa e conseguente botta alla schiena, finalmente sono riuscito a tornare nella casa di Torrazza (nel frattempo crociera, trasferte, cerimonie...).
Riportare in uno stato decente il giardino è stata, a causa delle mie limitate capacità, una notevole fatica.
Ahimè vuoi vedere che mi capiterà di invecchiare?
Già perchè uno si pensa anche avanti negli anni - ho una lista infinita di cose che farò in pensione - ma suppone che le forze rimangano sempre allo stesso livello.
La realtà è che quando faccio il contadino, se non voglio schiattare, ogni mezz'ora mi devo fermare mezz'ora. La schiena fa male proprio nel punto dove sono atterrato e non so dove nascondere qualche chilo di troppo acquistato in crociera che mi fa un po' ansimare.
Ma io so come ritemprarmi: durante il riposo mi sdraio sotto l'abete la cui ombra è ormai ampia ed accogliente e lascio che i colori e i rumori della campagna si fissino negli occhi e nelle orecchie.
Frrrr, Tump, tump, Frfff.
Oh, c'è un nuovo vicino di casa. Naturalmente ha pensato di ristrutturare...pazienza.
Taclang, brombum, rarara-ri-ra-rì.
Dimenticavo c'è anche il rumore del cantiere che sta costruendo degli appartamenti.
:-(
Appunti sparsi per documentare come si cambia; non perchè il tempo che passa ci invecchia, ma perchè ognuno può assecondare un profondo e intimo movimento interno. Cambiare è svelare progressivamente se stessi, essere consapevole delle proprie passioni, illuminare le relazioni con le persone che si amano.
venerdì 4 giugno 2010
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1 commento :
ciao
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